Caterina

Max Manfredi

Caterina e' una ragazza, una ragazza che da' sul mare, 
abita in una piazza, in una casa tutta da sposare 
Caterina e una ragazza che ti fa innamorare 
quando passa sulla terrazza sotto la luce del temporale 
e nei giorni di sole prende il fresco sull'altana 
col vestito leggero di seta indiana. 
Una di queste sere era li al davanzale 
una di queste notti saliro' le sue scale 
Caterina ha paura, in una notte di bufera 
aggrappata alla finestra ha visto la Dama Nera 
Ha vista la Dama Nera, ha vista la Dama Viola 
Caterina non ha voglia di dormire da sola 
La settimana santa legano le campane 
Come legano i cani di case lontane 
I miei piedi sono stanchi di questi rioni 
dove abbraccio i lampioni invece dei suoi fianchi 
Amore mio, che strano tenersi quasi a bada, 
ritrovarsi per strada quando non c'e piu' strada 
Amore mio, che strano cadere addormentati 
e perdersi di vista rimanendo abbracciati 
Come la sentinella di un' "alba" medievale 
II camion della rumenta ci veniva a svegliare 
Una di queste sere stendeva il maestrale 
una di queste notti dormiro' nel suo sale 
Se mi assiste fortuna, se il destino e' contento 
Sbattero' nella sua notte come un lenzuolo al vento 
L 'altra sera ho venduto per andarmene al cine 
il mio fuoco di paglia e la mia casa di spine 
Sono entrato che il film era quasi finito. 
chi baciavi nel buio, non I'ho mica capito 
se era solo un amico, se era il volto di un dio 
vuoi vedere che invece chi baciavi era io ?
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