Quei giorni... non credevo mai che saremmo arrivati a questo
1998... noi, corpi sfatti e assuefatti per la mediocrità.
Popolazione cancerogena,
Non so se guarderete indietro anche voi...............
Il grande silenzio
Che avvolge le mie mani, e domina i miei occhi
Oscurando ciò che penso.
Il ciclo del dissenso
Perseguita la mia pace, fomenta il mio disprezzo
Per poi implorar vendetta.
..e intanto la stanza é piccola e la gente sta aumentando
Ogni gesto, ogni abitudine ormai é fastidio che va in crescendo
Non mi sento così egoista nel rivendicare l'aria che stai infettando
L'equilibrio che hai distrutto apparteneva anche a me!
Il grande silenzio
Un mitra nelle mani, un progetto nella mente,
L'urgenza di farmi spazio.
Nervoso come il vento
Espando il gusto del nero, condanno ogni parola
Mi butto nel massacro.
Tua moglie in giro gonfia per un altro colpo andato a centro
É sfoggio di virilità e la tua stirpe sta incalzando
Ho bruciato anni su anni a detestarti, coetaneo spento
E i surrogati che oggi educhi chissà che merde diventeranno...
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